CREATURE di Renzo Paris - opera vincitrice del Premio Nazionale di Poesia "ANNA BORRA" - si colloca prestigiosamente nell'ambito della dialettica tra culture.
Il senso etnico della parola (in questo caso del dialetto abruzzese) è veicolato sul terreno dell'umano sentire e,
insieme, della ribellione della lotta civile, temperata da alcuni ricordi dell'infanzia. Spesso il linguaggio si fa
graffiante ironia o meglio, sberleffo per la pesante, ingiusta struttura pubblica e il singolo ne prende atto, se ne
appropria, restituendo alla bilancia morale il suo giusto peso.
La parola di Paris è amica di se stessa, dice sempre quello che vuole dire.
Ha solo un notevole margine per la riconquista di ciò che lo stesso poeta definisce un testo non scritto, orale ovvero "nato dall'accostamento della musica del dialetto a quella della lingua".

Silvana Folliero

 

Premessa poetica inedita di DARIO BELLEZZA

L'AMICIZIA E' TUTTO

a Renzo Paris

Aiutami ti prego a rendermi solo
non riuscendoci sono vero
se solitudine è pensiero
di te e di me diversi
e gentili, senza querimonie
tristi o droghe diaboliche e stupide.


Il tuo meglio vorrei, l'ilare
ragazzo celeste che bene volesse
all'imprendibile vedovo che sono.

Amore è Dio. Un Dio Screstonato.

Non sono un blasfemio.
Né mi accompagno
ad angeli o demoni di incerta razza
quotidiana, il cantabile lo lascio
ad altri più sicuri di me
nel mestiere struggente del poeta.

Vorrei farti capire
con parole semplici
che ad Accra o in Asmara
uno come te non c'è
ma impazienza e noia
mortificano il nostro rapporto
e l'amicizia è tutto
ma un tempo per me si chiamava amore.

Vivere con te o privo di te
sempre è soffrire, saggio
è lasciar cadere l'orgoglio.

Ma ahimè vita e morte
tenzonandomi nel cuore
mi salutano solo fischi
di civette e notizie
spaventose del futu
ro.