"Rabbie fallaci" di Anna Pia De Filippis

da Libri Ribelli, supplemento al n. 14 di Storia Ribelle, Inverno 2003

Ferma ma non ingiustificata invettiva, motivata nel merito, quella che la scrittrice indirizza all'ex-adolescente che aiutava il 'gappista' Siro Biso contro i nazisti ed ora pretende di piegare il mondo ai falsi valori dell'egemonismo a stelle e strisce. Rivolgendosi direttamente alla celebre giornalista, la De Filippis non ha peli sulla lingua:
"Io credo che la ma lotta contro il mondo arabo, contro la cultura araba, non sia altro che la latra del tuo Super-io contro il tuo Es, volta a riformulare il tuo Ego. la tua personalità, ma tu non hai mai voluto porre fine alla lotta, non hai mai voluto allontanarti da te stessa per poi ritrovarti, (...) Ecco cosa sono realmente la tua rabbia ed il tuo orgoglio: sono i mezzi con cui il tuo fortissimo Super-io combatte il tuo fortissimo, ma mai ascoltato Es"...
C'è voglia di un'altro mondo, anche perché, spiega la De Filippis "La fascinazione del crollo delle due torri ha rappresentato simbolicamente il rifiuto da parte di tutti, di ogni singolo individuo-stato, verso un sistema mondiale dominato da un'unica potenza. Ha rappresentato il rifiuto verso ogni forma di ordinamento definitivo della vita del pianeta Terra e dei suoi abitanti. Si è sentito, mai come ora, forte il desiderio di non essere più ingabbiati in un sistema politico-economico-culturale mondialeunico, sistema il cui simbolo erano le torri del World Trade Center. Sistema che inevitabilmente era destinato a crollare sotto il peso di una mondializzazione imposta, ma mai veramente condivisa". Un libro che va letto e meditato. Un'opera frutto di una sana rabbia controcorrente.