"Tra le rovine di Ìa" di Giuseppe Vigilante

da Punto di Vista, Nr. 39, Gennaio/Marzo 2004

Poesia. Già su PdV n. 36 p. 167 demmo un parere più che positivo sulla poetica di Vigilante: là un tema, qui varietà di spunti: un tono chiaro, di quella semplicità profonda che appartiene alla poesia autentica, anche in versi che potrebbero apparire consueti (L 'alba). La prospettiva della memoria conferisce ai testi quella lievità che inalza il significato e lo fa trasparire in preghiera nata dall'intimo (Cimitero irlandese): la natura è dentro: ma in questa purezza non si può dimenticare 'la cieca menzogna del tempo' (L 'ultimo tram).