Parlerò di ricci è una ballata scritta da Gao Xingjian, il primo scrittore cinese ad aver vinto il Nobel, ora pubblicata dall'editore Fermenti (64 pagine, € 10,00) nella collana "Sotto il segno del molteplice" diretta da Filippo Bettini. La fine dell'amore e delle favole, la fine della cultura e della lingua, il mondo e il tempo dominati dal caos, le immagini di pioggia, di vuoto, di vento, di dita affilate come lame: i versi di Gao Xingjian, come osserva la traduttrice e curatrice Maria Cristina Pisciotta, sono ricchi di metafore (il ricco è tradizionalemnte riferito al letterato che sceglie l'eremitaggio) legate alla cultura taoista e buddista.